Covid-19: cosa prevede il nuovo protocollo per i luoghi di lavoro

Il 30 giugno 2022 è stato siglato il nuovo Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.”

Il Protocollo aggiorna e rinnova i precedenti accordi su invito del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro della salute, che hanno promosso un nuovo confronto tra le Parti sociali.

Particolare attenzione viene rivolta all’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo facciali filtranti FFP2.

Il loro utilizzo, nonostante sia obbligatorio solo in alcuni settori, è un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro.

Il datore di lavoro è tenuto ad assicurare la disponibilità delle mascherine FFP2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l’utilizzo.

Inoltre, il datore di lavoro, su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi sopra richiamati, individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (FFP2), che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili.

All’interno del nuovo protocollo sono contenute una serie di misure di prevenzione che tengono conto dell’evoluzione della situazione pandemica che riguardano in particolare:

  • le modalità di ingresso nei luoghi di lavoro;
  • la gestione degli appalti;
  • la pulizia e la sanificazione dei locali e il ricambio dell’aria;
  • le precauzioni igieniche personali;
  • i dispositivi di protezione delle vie respiratorie;
  • la gestione degli spazi comuni;
  • la gestione dell’entrata e uscita dei dipendenti;
  • la gestione di una persona sintomatica in azienda;
  • la sorveglianza sanitaria;
  • il lavoro agile;
  • la protezione rafforzata dei lavoratori fragili.

Il protocollo sarà ridiscusso entro il prossimo 31 ottobre, in linea con l’evoluzione della pandemia.